A guidare lo Studio Associato Brusa Pasquè in questo progetto è stata la necessità di creare uno spazio sofisticato ed innovativo che facesse da trait d’union tra il contesto museale in cui il ristorante si trova inserito “ il museo di Villa Panza”, con le sue mostre permanenti – ed il mondo della cucina, dall’immaginario eclettico e dinamico. Rispetto dello storico edificio esistente, dunque, di pari passo con un approccio estremamente tecnologico, queste le linee guida che hanno portato a concepire la cucina come luogo essenziale, accessibile anche agli ospiti grazie ad un soppalco trasparente che gode di una vista diretta e in tempo reale di tutto ciò che vi avviene. I piatti diventano opere d’arte, così come il suo creatore diventa l’artista che presenta la sua mostra, attraverso l’utilizzo di una telecamera che filma nel dettaglio tutto ciò che il cuoco vuole comunicare tramite i suoi piatti; così facendo, le pietanze possono essere contemplate attraverso un maxi schermo posto all’altezza del soppalco, prima di essere gustate. L’ambiente così sofisticato e ricco di dettagli convive in totale fusione con il concetto di “food design”, amalgamando cibo ed arte in un connubio di emozioni che si esprimono in tutta la loro plurisensorialità. Il giardino che circonda l’intero edificio è dedicato in piccola parte alla coltura di frutta e verdura, raccolta ciclicamente per offrire al pubblico prodotti biologici e di stagione. L’ interno, le finiture e le luci della sala sono stati curati dall’Arch. Gae Aulenti, che ha creato apparecchi luminosi motorizzati da soffitto, per illuminare la portata o il centro tavola, proprio come fossero opere d’ arte. L’entrata al ristorante avviene percorrendo uno storico e caratteristico cortile progettato dal famoso architetto Portaluppi. Il portico a doppio arco, che serviva da filtro tra il cortile e i saloni interni, è stato chiuso attraverso grandi vetrate minimaliste che rispettano la struttura esistente e che permettono di mantenere un linguaggio continuo tra esterno ed interno.