Descrizione Progetto
Il progetto si inserisce in un contesto storico ed economico rilevante per quanto concerne la città di Milano, nel 1905 l’area di Piazza Trento ricopriva un ruolo importante nel fornire lavoro ed energia elettrica a tutta la città. Negli anni la centrale assunse una connotazione così d’avanguardia, da diventare la protagonista di Officine in Porta Romana del grande pittore futurista Umberto Boccioni. Il progetto si pone in continuità con il desiderio di comunicare un ideale architettonico moderno nella valorizzazione dell’esistente proiettato a quello che è stato e sarà un importante intervento architettonico per la città Milano. Il nuovo call center di A2A si configura come uno spazio “open space” ed è situato al terzo piano dell’edificio storico. L’intervento è fortemente caratterizzato da un camminamento diagonale che si pone come una cerniera nel connettere due spazi posti a differenti altezze, questo elemento identificato attraverso una semplice rampa trasforma i vincoli esistenti di uno spazio complesso in una risorsa. Le rampe disabili precedentemente disposte come semplici prefabbricati, sono state integrate all’interno di pavimenti sopraelevati, consentendo di abbatterne le barriere architettoniche, creando un unico accesso fluido e dinamico capace di armonizzare e raccordare le due quote di livello. L’univocità dei flussi e la loro immediatezza permettono al fruitore di muoversi in un ambiente armonioso privo di elementi spaziali innaturali. La pedana posta diagonalmente rappresenta un elemento di “connessione armonica” di uno spazio ampio e regolare, creando una divisione discreta tra l’area operatori e l’area uffici. Questo spazio era inizialmente caratterizzato dalla presenza di imponenti travi in ferro rivettate, risalenti ai primi del novecento, l’intento progettuale si è rivolto alla trasformazione di un ambiente, reso anonimo dalla sua preminente uniformità, in un luogo di lavoro luminoso ed accogliente. L‘utilizzo e la predilezione per materiali naturali, con tecnologie innovative e in contemporaneità di un importante studio di acustica hanno creato i presupposti per un luogo attento alle nuove esigenze lavorative richieste dalla committenza. Questo è un luogo in cui si è creata energia, ma se nel passato creare energia per dare luce alla città di Milano significava realizzare imponenti edifici ed impianti di produzione, oggi il processo ha cambiato scala, l’energia è una qualità intrinseca della natura e dell’uomo.